Gli omnibus in Firenze Capitale
In Firenze, con l’avvento della capitale, venne istituito un servizio di omnibus che andò ad affiancarsi alle carrozze di piazza, i legni, già esistenti.
Gli omnibus erano vetture trainate da una pariglia di cavalli che, come i moderni autobus, effettuavano percorsi regolari trasportando fino a una ventina di passeggeri.
Il comune dette in concessione il servizio di omnibus urbani ai fratelli Monari di Bologna.
Il servizio iniziò il 1° giugno del 1865 con quattro linee che partivano tutte da Piazza della Signoria per giungere, rispettivamente, a Porta a Prato, a Porta San Gallo (nell’attuale Piazza della Libertà), a Porta alla Croce (che si trova adesso in Piazza Beccaria) e a Porta Romana, transitando da Ponte Vecchio. Per ovviare al fatto che gli analfabeti avevano difficoltà a leggere i cartelli che segnalavano la destinazione della vettura, le varie linee furono distinte da diversi colori.
Il biglietto costava 10 centesimi. Gli omnibus, di colore verde scuro, potevano trasportare una quindicina di persone, ma spesso ne caricavano di più, causando proteste per il sovraffollamento. Le corse iniziavano alle otto del mattino e terminavano alle dieci di sera.
Il servizio di omnibus nella Firenze Capitale, che aveva visto crescere a dismisura il numero dei suoi abitanti, ebbe subito successo, tanto che vennero istituite tre nuove linee. Il 19 giugno 1865 partì la linea che portava a Porta San Niccolò, il 17 settembre dello stesso anno, si aggiunsero quella di via delle Porte Nuove e quella di Piazza Indipendenza, che passava dalla stazione di Santa Maria Novella.
Nacque anche una seconda ditta di azionisti fiorentini (Belforti-Del Vivo-Mazzi-Pucci) che il 18 marzo 1866 istituì un nuovo servizio, con capolinea in piazza del Duomo. Le linee erano sette, con destinazione in: Porta a Pinti (nell’attuale piazza Donatello), Porta al Prato, Porta alla Croce, Porta Romana, Porta San Frediano, Porta San Gallo e Porta San Niccolò.
Le due imprese, presumibilmente, capirono che a farsi concorrenza ci perdevano entrambe e pertanto, nel 1867, si fusero nella Impresa Generale degli Omnibus di Firenze. Dal 13 marzo di quell’anno, le linee furono unificate. Partivano da Piazza della Signoria, transitavano in Piazza Duomo (tranne le linee per Porta Romana e per Porta San Niccolò che partivano dal Duomo e poi passavano da Piazza della Signoria), quindi raggiungevano le nove destinazioni in precedenza già servite.
Nel 1870 vennero create tre nuove linee partenti da Piazza della Signoria. Andavano a tre barriere del dazio: la barriera della Cure, quella del Ponte Rosso e quella della Querce (in via del Pratellino).
Nel 1871 gli omnibus trasportarono circa tre milioni di passeggeri, con una media giornaliera di poco inferiore ai novemila.
Il 5 aprile del 1879 una società con azionisti belgi, che per questo veniva comunemente chiamata la Belga, iniziò il servizio di tranvia a cavallo, collegando Piazza Santa Maria Novella con Peretola. La tratta venne successivamente estesa sino a Prato. Le tranvie, prima a cavallo, poi anche a vapore ed elettriche si svilupparono sempre più, ma gli omnibus a cavallo resistettero ancora a lungo. Gli ultimi furono dismessi nel 1922.
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