Nove storie tese come corde di violino, affilate come pugnali, per togliervi
il fiato, per lasciar scorrere la vostra immaginazione (Patrizia Pesaresi)
Che c’entra un autore siciliano, meglio “palermitano”, con un’antologia di
racconti di autori toscani? Be’, sono palermitano sì, ma mia mamma è toscana,
meglio “elbana”, così metà del mio sangue è toscano, e questo è un fatto.
L’altro è che sono legato a questa (o è meglio dire quella?) terra perché le
mie origini come autore sono sicuramente toscane. Già, la mia fortuna di
scrittore ha inizio nel 1999, quando ebbi la ventura di essere finalista al
Premio Orme Gialle a Pontedera e conobbi il folletto Braschi il quale, di
fatto, mi ha tenuto a battesimo, o meglio “innescò la miccia” (lui capisce).
Il giallo toscano quindi mi è amico e secondo me questa (quella) terra è il
set perfetto per un noir, la sontuosità della natura e l’immensità dell’arte
costituiscono un ghiotto scenario per l’allestimento di una trama nera. La
lingua poi, be’ l’italiano è nato sulle rive dell’Arno, così fate un po’ voi.
Buona lettura quindi, c’è da divertirsi tanto da averne paura (Piergiorgio
Di Cara)
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