Miss Uragano. La donna che fece l’Italia di Paolo Ciampi
Miss Uragano. La donna che fece l’Italia di Paolo Ciampi è una interessantissima biografia di Jessie White Mario, seguace e amica di Mazzini e Garibaldi, appassionata sostenitrice della causa della libertà e dell’unità dell’Italia.
Una vera e propria eroina del Risorgimento che partecipò a molte imprese di Garibaldi, compresa la spedizione dei Mille. Proprio un peccato che questo periodo della storia del nostro paese sembri quasi essere stato cancellato dalla memoria collettiva. E con lui il ricordo di tanti uomini e donne che hanno sacrificato la propria vita per un ideale, magari sbagliando talvolta tempi e modi, consumandosi in polemiche tra monarchici e repubblicani, distinguendo tra annessione e unificazione, ma comunque donando quanto avevano di più caro al fine di realizzare il sogno di creare una nazione libera. L’unico altro momento della nostra storia in cui si è verificato qualcosa di simile è stato con la Resistenza. Ma mentre quest’ultima, che nella sua fase più viva è durata un paio d’anni, è continuamente celebrata, il Risorgimento, il momento fondante della nostra Nazione, viene ignorato. Quanti romanzi e quanti film sono stati dedicati a questo periodo, che è coevo a quello raccontato mille volte nei western? Possibile che sia solo perché i nostri cineasti non vogliono spendere in costumi? Eppure, le storie dei patrioti risorgimentali sono avventurose, ambientate in un mondo pieno di spie e di intrighi, piene di fughe rocambolesche e di episodi incredibili.
Ad esempio, chi sa che Garibaldi conquistò Napoli, la cui guarnigione, costituita da migliaia di soldati, era ancora intatta e presente, arrivandoci in treno con altre tredici persone, tra le quali Jessie White? Non dimentichiamo, dunque, tutti coloro che si sono sacrificati per farci vivere in un paese libero, sia in tempi più recenti, sia in tempi più lontani.
Bravissimo Paolo Ciampi a scrivere questa poetica biografia di una donna che fece tanto per l’Italia, che si batté sempre per aiutare i più deboli e che scelse, infine, di stabilirsi e morire a Firenze.