Nel 2015 ho partecipato all’antologia Firenze capitale Noir. Storie nere di Firenze Capitale (1865-1871) col racconto La ragazza delle case di ferro. L’antologia, pubblicata da Carmignani Editrice, è una raccolta di racconti gialli ambientati negli affascinanti tempi di Firenze capitale (1865-1871).
Curatore: Graziano Braschi Editore: Carmignani Editrice Collana: Profondo Giallo Codice ISBN: 9788899079635 Anno: 2015 Pagine: 209 p., brossura
Curatore dell’antologia è il caro Graziano Braschi, scomparso prima di vedere pubblicata quest’opera alla quale teneva tanto. Graziano è stato il mio mentore nel mondo del giallo e gli sono moltissimo grato per gli incoraggiamenti e gli aiuti che sempre mi ha dato.
Gli autori sono: Lucia Bruni, Sergio Calamandrei, Linda di Martino, Alberto Eva, Leonardo Gori, Giacomo Napoli, Maurizio Pagnini, Riccardo Parigi e Massimo Sozzi, Enrico Solito. Con appendice storica di Federico Napoli e prefazione di Andrea Falchi.
“Firenze capitale noir è una raccolta straordinaria, nel senso etimologico del termine, perché leggendo questi nove racconti vi sembrerà di incedere tra i luoghi di quella Firenze ‘sotterranea’ che ebbe l’onore e forse l’onere di diventare capitale del Regno d’Italia per circa sei lunghi anni, dal 1865 al 1871. Questi nove racconti sono un prezioso mosaico di storie che hanno come minimo comune denominatore una Firenze dall’anima nera, popolata sia da quella gente comune sconosciuta ai più, sia da quei personaggi più avvezzi ai libri di storia, che scontrandosi, ignorandosi o, più spesso, collaborando fra loro, hanno portato alla tanto agognata unità d’Italia” (dalla prefazione di Andrea Falchi).
Mi è piaciuto moltissimo scrivere La ragazza delle case di ferro, un racconto ambientato il 24 settembre 1867, quando a Firenze fu uccisa una guardia a seguito dei tumulti scoppiati per protestare contro l’arresto di Garibaldi che voleva liberare Roma. Protagonista della mia storia è Sabatino Arturi, un avo di Domenico Arturi, l’investigatore protagonista dei miei due romanzi L’unico peccato e Indietro non si può. In effetti, il Sabato viene prima della Domenica.
Duomo con la facciata ancora non rivestita e case e torri del Mercato Vecchio e del Ghetto.
Ghetto di Firenze: plastico e mappa che mostra dove era.
Piazza del Mercato Vecchio, “risanata” a partire dal 1881 divenendo poi, ampliata, Piazza della Repubblica