Misteri online. 11 racconti thriller sulla linea del cellulare è una antologia su tutti i guai che possono derivare da uno smartphone, curata da Andrea Gamannossi e pubblicata da Mauro Pagliai Editore. Contiene il mio Un alibi a prova di bomba.
Misteri online
11 racconti thriller sulla linea del cellulare
a cura di Andrea Gamannossi
Mauro Pagliai, 2024
Pagine: 160
Caratteristiche: br., 12×17
ISBN: 978-88-564-0553-8
Collana: Giallo & Nero Tascabili / I colori del brivido, 1
Gli autori di MISTERI ONLINE
Lino Addis – Milena Beltrandi – Sergio Calamandrei – Vario Cambi – Davide Gadda – Andrea Gamannossi – Luca Londi – Paolo Mugnai – Paolo Romboni – Mirko Tondi
Con Andrea Gamannossi e molti di questi autori ho già collaborato nelle antologie Nero Urlante, Nelle fauci del mostro e Firenze in giallo.
La quarta di copertina
Secondo un celebre noir del 1948, il terrore “corre sul filo”. In tempi di GSM, wireless e 5G, la paura è tutto intorno a noi, libera dai confini opprimenti delle vecchie linee analogiche. I racconti di questa antologia ci mettono in guardia dagli smartphone, ormai nostri compagni inseparabili, ma in definitiva vere e proprie armi a doppio taglio: il telefonino sempre in tasca ci rende individuabili e raggiungibili in ogni momento. Prima di immergersi nella lettura, forse è meglio spegnere il cellulare…
Il mio racconto MI VOGLIONO UCCIDERE
Incipit
So che un bravo poliziotto dovrebbe affrontare le indagini con atteggiamento imparziale e privo di preconcetti, ma, sin dal primo momento che l’ho visto, ho pensato che quello stronzo doveva essere il colpevole. Il fatto che abbia un alibi a prova di bomba, non me lo toglie dalla testa. Si è precipitato in piena notte nell’appartamento della sorella, è arrivato appena dopo la pattuglia che aveva forzato la porta, è rimasto come immobilizzato di fronte al cadavere. Così mi hanno raccontato gli agenti. Quando sono giunto anche io, pareva essersi ripreso; pure troppo.
“Se l’è cercata” mi ha detto, fissandomi con uno sguardo tranquillo.
Lì ho capito che era stato lui; me lo sono portato via da quell’anonimo bilocale situato in un banale condominio di Novoli, conducendolo in questura. All’alba, l’ho salutato sul portone, in via Zara, gli ho rifatto le condoglianze, mi sono anche scusato per il disturbo. Era una vera merda, la morte della sorella era stata provvidenziale per lui, ma aveva un alibi a prova di bomba.
“Questa visita è inutile, commissario” mi dice l’ispettrice Marina Paschi, mentre, sotto il sole abbacinante di un pomeriggio di agosto entriamo nel parco della villa di Donato Serra, lo stronzo.
I piccoli ciottoli bianchi scricchiolano incandescenti sotto le suole. Ai lati del vialetto, dei pratini verdissimi, rasati con cura e sicuramente innaffiati ogni giorno, con filari di piccoli olivi, ben curati. L’odore fresco della campagna toscana dona energia. La struttura dell’abitazione è bassa, si adagia perfettamente sul profilo della collina. Dalle ampie vetrate del piano terra e dalle finestre del primo piano si gode di una vista spettacolare su Firenze, col Cupolone e Palazzo Vecchio che si stagliano in lontananza.
“Quanto costa una villa a San Domenico?” chiede la Paschi.
Non le rispondo. Da una portafinestra è spuntato Donato, una figura alta, atletica. Accanto a lui, Anna Picchi, la moglie, con il suo corpicino minuto sembra ancora più esile. Ho interrogato a lungo anche lei, in via Zara.
Martedì 8 ottobre 2024 la prima presentazione dell’antologia alla Fiera di Scandicci presso lo stand delle Associazioni, Via Pascoli.